Che cos’è un avvocato?

L'avvocato è quel professionista, laureato in legge ed iscritto ad un ordine professionale (albo degli avvocati), che è autorizzato a rappresentare, assistere e difendere una parte processuale, innanzi un giudice o in una controversia extragiudiziale, in forza di un mandato o dietro pagamento di un onorario. Ogni avvocato fa parte dell’ordine forense, che custodisce l’albo professionale degli avvocati al quale tutti gli avvocati devono per legge essere iscritti. Nell’ordinamento italiano odierno sussiste una distinzione tra avvocati civilisti, penalisti e amministrativisti.

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Il diritto penale è quella branca del diritto che indica il complesso delle norme che descrivono i reati e le conseguenze (pene) da essi derivanti. È un ramo dell'ordinamento giuridico e precisamente del diritto pubblico interno.

Il diritto civile è l'insieme di norme giuridiche che regolano i rapporti tra privati. È una branca del diritto privato assieme al diritto commerciale, distinzione che in Italia non ha più ragion d'essere in quanto il legislatore del 1942 ritenne di unificare il diritto civile con il diritto commerciale, mentre la distinzione sopravvive tuttora in altri ordinamenti.

Il diritto di famiglia è una branca del diritto privato che disciplina il matrimonio, i rapporti personali fra i coniugi, i rapporti patrimoniali nella famiglia, la filiazione, i rapporti fra genitori e figli, la separazione e il divorzio.

Per infortunistica si intende l'attività di affiancamento e supporto di coloro che hanno sofferto un sinistro o infortunio (sinistro stradale, infortunio sul lavoro, furto, incendio, danno nautico), atta a garantire i necessari consigli medico-psicologici o legali.

L'attività di recupero crediti consiste nel porre in atto tutte quelle misure (legali) che consentano di realizzare l'incasso di un credito che in via normale e bonaria non è stato possibile ottenere.

Il ricorso amministrativo prodotto da chi vuole tutelare un proprio diritto o interesse legittimo, contro atti della pubblica amministrazione che è presentato allo stesso organo amministrativo che ha prodotto l'atto verso il quale si vuole ricorrere. È un rimedio tassativo che può essere utilizzato solo nei casi previsti dalla legge. Esso può essere proposto sia per motivi di legittimità sia di merito.